Poemi Odorosi al Paese delle Belle Arti

Poemi Odorosi al Paese delle Belle Arti

E' una collezione di profumi italiani. Affacciati sulla fierezza del rigoglioso mediterraneo.

A questo punto qualcuno potrebbe immaginarsi delle fragranze marine, aromatiche o "tipiche" mentre invece la spaccatura di queste crezioni è la loro poeticità. Per questo sono "poemi odorosi". Sono attimi vissuti tra le atmosfere del bel paese ma niente a che vedere con la copia della natura circostante. Sono sensazioni che si provano qui, tradotte in essenza.

 

La caratteristica di questi poemi è il loro packaging che è stato appositamente studiato per essere un quadro, la scatola non è un mero contenitore, ma esso stesso parte dell'opera artistica: aprite il vostro scrigno e il coperchio che vi trovate tra le mani è una tela in carta acquarellata da appendere al muro per esempio, o da godervi come tra le scatole più belle che abbiate mai avuto a voler completare il lavoro olfattivo racchiuso come un tesoro nel suo forziere.

I dipinti su essi impressi sono acquerelli composti da Alexandra Efremova, una giovane pittrice-architetto che abita alle Cinque Terre. E' stata necessaria la collaborazione di un'artista che abitasse nel cuore di uno dei posti più suggestivi del territorio per trovare il perfetto equilibrio tra interno e esterno, ma non solo, Alexandra è una pittrice specializzata nel captare la bellezza dell'ambiente nella quale è immersa e le sue opere parlano di questo con estrema delicatezza e ricerca dell'armonia.

Ecco a Voi le fragranze

 

Gelsomino d'Estate

Siamo in giugno. Questa fragranza esprime la sensazione che si prova quando dopo una giornata al mare si torna a casa o in hotel e dopo una bella doccia rigenerante si esce per la cena, nell'aria profumo di estate e di dopo sole. E' l'odore emozionante dei gelsomini che ci accompagnano mentre giochiamo a nascondino, e forse abbiamo quindici, sedici anni e stiamo fingendo di perderci per poi ritrovarci con il nostro primo fuoco. E' l'odore degli abbracci timidi e segreti. E' l'odore della spiaggia con i suoi ghiaccioli e le sue canzoni che l'anno dopo nessuno canterà più. E' l'odore dolce e familiare della bella stagione che tutti abbiamo conosciuto. E' l'odore della gomma dei salvagenti, dei secchielli, dell'olio di tiaré sentito da lontano e che spruzzato sulla spiaggia sa di buono come non mai. E' la voce del coccobello, il ronzio di una partita in sottofondo. E' la carezza che ci spalma la crema sulla schiena, che noi non ci arriviamo e sono scuse per sentire che qualcuno si prende ancora cura di noi. E' la stagione in cui tutto può succedere: i bagnini si innamorano delle straniere, c'è chi legge un libro e si addormenta sognando già il giorno successivo, c'è chi vorrebbe essere in città dal suo amante e rimpiange l'odore dell'asfalto rovente, c'è invece chi osserva e incorpora tutto fissando nella memoria collettiva il rito del riposo estivo.

E' la scia del gelsomino, quello vero e sempre più raro.

 

 

 

Elleboro Ligure

È una fragranza volutamente fiera e lucente, che ci racconta della verticalità e delle contaminazioni del territorio ligure.

La Liguria è il territorio nel quale ho scelto di vivere, è una terra austera e faticosa ma che sa regalare frutti e profumi di infinita bellezza. Basti pensare alle casette colorate delle Cinque Terre, al privilegio di sorseggiare un antico Sciachetrà offerto di nascosto dal vero contadino, ai tramonti a picco sul mare, al fascino sensuale dei caruggi, le abitazioni a misura d'uomo, piccole e composte adagiate su un terreno che non pare nemmeno abitabile per angustia e pendio. 

Ecco che la visione si fa profumo aprendo con erbe selvatiche, erbe che accompagnano le cucine delle nonne, scorze di agrumi che crescono rigogliosi al sole dell'inverno. Un accordo floreale di Elleboro si impregna di bianco, ci racconta la storia delle donne che andavano a lavare le candide lenzuola ai lavatoi nei sentieri di campagna, pare di sentire il chiacchiericcio di sottofondo, è tenue, in questi luoghi si parla poco poiché la fatica vince sulle parole, ma si precepisce qualcosa sottovoce: sono le preghiere, le note di fondo che si tingono di Storace e Sandalo, che illuminano il paesaggio di un'essenza che è l'esigenza della fierezza, quella forza necessaria per vivere questi luoghi magici. 

Un profumo bianco, croccante, rinvigorente.

Un Elleboro come simbolo di coraggio, come fiore che cresce con il freddo di febbraio e che emana il fascino delle terre di frontiera.

 

 Belle Arti

E' l'opera che chiude in bellezza questa escursione di atmosfere italiane. Belle Arti è un Chypre moderno, luminoso con vero muschio di quercia. E' stato concepito per trasportarci in una dimensione onirica e artistica del Bel Paese.

Immaginatevi Roma, Firenze, le statue, i musei, immaginatevi le dive e gli attori, le donne in pelliccia, immaginatevi in un film di Fellini, immaginatevi l'odore dei bei tempi andati, dove sognare era ancora concesso. Un profumo dalla sensualità travolgente a raccontarci che l'Italia è sì una bella natura ma è soprattutto uno stato d'animo.

Una fragranza che ci sussurra: "Buttati. che è morbido"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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